giovedì 19 giugno 2014

Carlo Bernardini si racconta


Ho aperto questo blog da un paio di mesi e spesso mi chiedo se sia il caso di pubblicare solo miei articoli o ospitarne anche altri. Bene, quest'intervista a Carlo Bernardini pubblicata da Repubblica mi ha tolto ogni dubbio. Chi ha letto ciò che ho scritto finora su queste pagine, avrà notato che i temi dei miei post ruotano soprattutto intorno al lavoro di ricerca con cui mi sono laureato: i Laboratori Nazionali di Frascati fra gli anni '60 e '70, Bruno Touschek e gli acceleratori per elettroni e positroni ADA e ADONE. Carlo Bernardini, oltre ad essere un fisico protagonista di queste vicende, è anche il più grande biografo della storia di quegli anni, in cui "un gruppetto di fisici e tecnici, con grandissime capacità e idee, riuscirono in imprese oggi inimmaginabili". E' soprattutto grazie ai suoi scritti e ai suoi racconti, che ho avuto il piacere di ascoltare nello splendido salotto di casa sua, che mi sono addentrato in questo importante pezzo di storia della fisica italiana. E ancora mi sento in dovere di ringraziarlo, oltre che per la sua disponibilità, per due grandi emozioni che mi ha regalato. La prima, il giorno della mia laurea, quando mi trovavo sul piazzale antistante l'ingresso del dipartimento di fisica, in attesa dell'inizio delle discussioni. Chiacchieravo con parenti e amici, cercavo di allentare la tensione, e improvvisamente mi apparve davanti: camminava lentamente, in una mano teneva il bastone, nell'altra la mia tesi. Lo salutai e lo accompagnai al primo piano del dipartimento, dove si trova la Sala Lauree. Lui entrò e si sedette fra i docenti, come se fosse anche lui un membro della commissione. Ovviamente nessuno dei presenti ebbe nulla da ridire e così, dopo la mia esposizione, Bernardini chiese la parola al Presidente della commissione - che rispose sorridendo "ci mancherebbe, lei è un cultore" - e ci deliziò con un suo ricordo di Touschek.
La seconda emozione che Carlo Bernardini mi ha regalato è stata in occasione della presentazione del mio lavoro di ricerca alla libreria assaggi di Roma. Anche in questo caso, il suo contributo è stato prezioso ed estremamente stimolante. Se ne avete tempo e voglia, vi consiglio di rivedere il video del suo intervento, merita davvero.
E ora vi lascio alla sua intervista.

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"Eppur si muove" di Giorgio Sestili è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.